Home. Un film di Ursula Meier

Lo hanno detto in tanti: al cinema quello che conta è il “come” piuttosto che il “cosa”. In altre parole, per un film è più importante la forma che la storia che racconta. E siamo sicuri che ciò valga anche per lo splendido lavoro di Ursula Meier Home.

Se vi esponessimo la trama di Home non faremmo un buon servizio alla pellicola della regista franco-belga. Perciò cercheremo di darvi qualche suggestione giusto per allettarvi alla visione. Una famiglia vive in una casa al bordo di una autostrada in disuso. Ma quando, fatti i lavori, l’autostrada riapre la tragedia è dietro l’angolo, appunto, della strada.


Home sembra uscito dagli anni ’70, con quella sua aria da film tardo-surrealista che si ritrova. Ma è qualcosa di più. Mescolando suggestioni alla Buñuel con quelle di un certo teatro alla Boris Vian, in cui l’astrazione la fa da padrone, l’autrice fa scaturire una riflessione apocalittica senza nessun tipo di effetto speciale e nessuna intenzione di filosofeggiare.

Home, infatti, lascia lo spettatore divertito a metà film, per ritrovarlo alla fine in preda ad una sorta di claustrofobia suggerita da quel “luogo-non luogo” ermetico che è l’autostrada, ma anche dal sentore che in ogni istante, soprattutto nell’ultima parte (anche se l’inquietudine arriva già dalle prima inquadrature con la Huppert vestita come nelle pubblicità degli anni ’50), possa succedere l’irreparabile. Ma Ursula Meier, già assistente di Alain Tanner (e si vede), non si prende molto sul serio. Grazie ad un’interprete come la già citata Isabelle Huppert,in stato di grazia, il film diventa un affresco, anche surreale, di un mondo che cambia tanto in fretta da non permettere all’uomo di restare al passo con i tempi, anzi lo trascina in un gioco più grande di lui approfittando della sua stessa voglia di fare e di essere.

Un road movie al contrario, insomma, in cui l’autostrada non è più una via di fuga ma elemento bloccante che imprigiona i protagonisti di Home fino a portarli ad una lucida follia.


E il finale ottimista, con buona pace di quelli che cercano sempre la polemica, arriva puntuale, liberatorio ma non consolatorio.


©CultFrame 01/2009

 

TRAMA

Marthe, Michel e i loro tre figli vivono isolati lungo un’autostrada costruita da anni e mai inaugurata. Quel tratto d’asfalto è dunque parte del prato davanti a casa, o meglio ancora, parte di un gioco. Quando però l’autostrada viene messa in funzione e migliaia di macchine iniziano a sfrecciare, la famiglia attraversa numerose difficoltà, ma alla fine scopre la solidarietà e l’amore al di sopra di tutto.

 

CREDITI

Film: Home / Regia: Ursula Meier / Sceneggiatura: Antoine Jacoud, Olivier Lorelle, Ursula Meier / Fotografia: Angés Godard / scenografia: Maria Doicheva / Montaggio: François Gedigier, Nelly Quettier, Susana Rosemberg / Musica: Edouard Dubois / Interpreti: Isabelle Huppert, Olivier Gourmet, Adélaïde Leroux, Madeleine Budd, Kacey Mottet Klein, Renaud Rivier, Kilian Torrent / Produzione: Box Productions, Archipel 35, Need Productions / Distribuzione: Teodora / Paese: Francia, Belgio, Svizzera, 2009 / Durata: 95 minuti

 

LINK

Sito italiano del film Home

Filmografia di Ursula Meier

Teodora Film

 

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