L’amore ai tempi del colera. Un film di Mike Newell

mike_newell-amore_ai_tempi_di_coleraNon ricordiamo se fosse proprio Pasolini a dire che gli scrittori sudamericani hanno la “soap” nell’anima. Ma forse non è importante chi sia stato a dirlo, dato che questa affermazione è comunque una grande verità. Non dimentichiamo che le migliori “soap” sono sudamericane, e non solo per chi ama il genere. Gli scrittori che provengono da quei paesi hanno sempre dipinto un mondo colorito pieno di passioni e musica, travolgenti storie d’amore e rivoluzioni delle volte sanguinarie, mischiandole con pagine di grande intensità e molta fantasia. Nonostante queste premesse, e una materia prima di straordinaria qualità, i film tratti dai romanzi del colombiano premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, dell’argentino Jorge Luis Borges e dei cileni Isabel Allende e Pablo Neruda, tanto per fare qualche nome, non sono affatto riusciti. Sarà forse la ricchezza delle pagine scritte, sarà forse la complessità delle saghe che raccontano, e quel “infausto” elemento fantastico che li accompagna, a impedire ai registi, per quanto bravi, di trovare un equilibrio cinematografico adeguato. E così, l’unico elemento che riescono a cogliere in pieno è quello del melodramma, ed appunto quello della “soap”. Che si tratti de La casa degli spiriti, di Cronaca di una morte annunciata o di D’amore e d’ombra o persino dell’interessante (per molti aspetti) La strategia del ragno, ci troviamo sempre a che fare con cosucce, molto inferiori ed in gran parte risibili in confronto alle fonti originali.


L’amore al tempo del colera di Mike Newell non sfugge a questa regola, nonostante una maggiore cura dei dettagli e un racconto cinematografico ben congegnato. Ma la lista delle cose che non funzionano nel film del regista inglese, autore di commedie di costume divertenti come Quattro matrimoni e un funerale e di pellicole affascinanti come Donnie Brasco, sono molte di più. A cominciare dagli interpreti.
Una serie di attori della più varia estrazione che funzionano a malapena. Giovanna Mezzogiorno sarà pure carina ma per reggere lo status di un personaggio che inizia a 16 anni per arrivare fino all’età di 72 servirebbe un’attrice di un altro calibro ed esperienza. Forse una Katharine Hepburn o l’indomita Bette Davis, oppure Jeanne Moreau, avrebbero potuto risultare convincenti nella parte di Fermina Daza, una donna dalla vitalità sanguigna, e contraddittoria, una donna che sa «essere felice senza amore e suo malgrado» (ma la Mezzogiorno no). Ed ancora: un pur bravo Javier Barden che mostra un corpo giovanile anche quando non dovrebbe, il volto di Bruno Ganz, da vecchio, e lo spaesato Benjamin Pratt, in trasferta lontano dal suo Law and order televisivo.


Ma il risultato più discutibile è quello raggiunto dal regista che riesce, affidandosi ad una sceneggiatura più «di testa» che «di pancia», a cancellare l’emozione da una storia che proprio nel coinvolgimento passionale avrebbe il suo punto di forza.

Insomma, ancora una volta è stata sprecata un’occasione buona per rendere omaggio ad una delle letterature più straordinarie dell’ultimo secolo.


© CultFrame 12/2007

 

 

TRAMA

Si può attendere per cinquantatre anni, sette mesi e undici giorni la realizzazione di un amore? Sembrerebbe incredibile, eppure Fiorentino Ariza dovette aspettare tanto per realizzare il suo sogno d’amore con Fermina Daza, la più bella ragazza del Caribe. In questo romanzo, Garcia Marquez ci racconta una storia d’amore senza tempo e senza età, una storia d’amore sbocciata a vent’anni che fiorirà completamente solo dopo i settanta. Fiorentino Ariza è un giovane telegrafista, dall’animo sensibile e incline alla poesia, che un giorno si innamora di Fermina Daza, una ragazza bellissima, figlia di un uomo le cui ricchezze hanno dubbie origini. Sembra che ormai per il loro amore non ci potrà essere più alcun futuro, ma la vita riserverà ancora molte sorprese.

 

CREDITI

Film: L’amore ai tempi del colera / Titolo originale: Love in the time of cholera / Regia: Mike Newell / Sceneggiatura: Ronald Harwood / Fotografia: Alfonso Beato / Montaggio: Mick Audsley / Musiche: Antonio Pinto / Scenografia: Wolf Kroeger / Interpreti: Javier Bardem, Giovanna Mezzogiorno, Benjamin Bratt, Catalina Sandino Moreno, Hector Elizondo, Liev Schreiber, Fernanda Montenegro, Laura Harring, John Leguizamo / Produzione: Scott Steindorff / Distribuzione: 01 Distribuzione / Paese: Usa, 2007 / Durata: 138 minuti

 

SUL WEB

Filmografia di Mike Newell

01 Distribuzione

 

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