La Terza Madre ⋅ Un film di Dario Argento

Avevano detto che la madre Lachrimarum era la più terribile delle tre streghe che Dario Argento si era inventato per il suo Inferno nel lontano 1980. Poi hanno aggiunto anche le streghe di Suspiria formando un dittico stregonesco involontario. Ma non sapevano che così si apriva il varco per il ritorno di madame Lachrimarum e per il terzo capitolo della trilogia, quello più inutile, ossia La Terza Madre.

La filmografia recente del più grande regista vivente del cinema di genere italiano è costellata da film poco riusciti: dalla Sindrome di Stendhal, attraverso Il Fantasma dell’Opera e l’orribile Il Cartaio, e fino il televisivo Ti piace Hitchcock?. Si tratta di “cosucce” indegne del nome che le firma e solo Non ho sonno si salva in alcuni suoi momenti grazie anche alla partecipe interpretazione di un sempre eccellente Max Von Sydow. Poi i due capitoli americani della serie Masters of Horror firmati Argento, Jennifer e Pelts, avevano fatto ben sperare. Ma La Terza Madre fa di nuovo precipitare il regista romano nell’abisso del pressappochismo portandolo nei meandri tortuosi dello splatter più puro, terreni precedentemente mai battuti dal nostro, sicuramente per scelta.

La Terza Madre è l’ennesima conferma che Dario Argento non riuscirà mai più a raggiungere i livelli, quelli più sontuosi, dei suoi capolavori barocchi degli anni ’70 e ’80; è comunque una pellicola che rassicura i fan del regista che continuerà a fare cinema di buon livello tecnico e pieno di buone intenzioni. Ma perché se i due Masters of Horror erano piuttosto ben fatti, La Terza Madre non va oltre la sufficienza? Il problema sta nel manico: la mancanza di un sistema produttivo italiano, una sceneggiatura risibile, un gruppo di attori inadatti e soprattutto l’incapacità di Argento di uscire dai cliché, anche quelli che ha creato lui stesso. Ma lì dove Suspiria e Inferno erano severi nella loro assoluta anti-narrazione e il tutto era giocato sulle atmosfere cupe, su una fotografia che privilegiava luci inquietanti e il continuo richiamo al rosso sanguigno per approdare infine ad un gioco anche psicologico senza contorni, La Terza Madre fallisce. In altre parole Dario Argento girava dei film originali, claustrofobici, con una trama complessa che ruotava intorno alla dicotomia tra curiosità e tabù del male.

La Terza Madre, in un genere in cui si copia in modo forsennato (vedi Hostel nei confronti di L’ultima casa a sinistra di Wes Craven) porta un’unica novità, un ritmo forsennato e un montaggio sincopato, in un susseguirsi di scene violentissime senza nessun nesso. E poi chi ha detto che all’inferno regna sovrana la confusione? Chi ha detto che contiene una quantità enorme di sangue e qualche “pseudo-sabba” che sembra essere uscito dai balletti tarantolati dei varietà televisivi del sabato sera? Asia a forza di lavorare all’estero ha imparato come muoversi davanti alla macchina da presa ma Moran Atias nella parte della spaventosa madre sembra Loredana Bertè nei suoi travestimenti migliori. E le citazioni di due capolavori dell’horror come Macchie solari di Armando Crispino e L’ultimo treno della notte di Aldo Lado lasciano il tempo che trovano.

© CultFrame 11/2007

TRAMA
La terribile Mater Lachrimarum, unica superstite delle tre streghe che per secoli hanno sparso morte e terrore, è tornata. Nei pressi di Viterbo, vicino Roma, viene ritrovata un’urna sospetta con incisi dei simboli poco rassicuranti, presagio di un’implacabile ira che si sta per abbattere nuovamente sul cielo della capitale. Morti atroci e ingiustificate colpiranno i predestinati di un disegno macabro che la più bella e la più terribile delle streghe sta per portare a compimento.

CREDITI
Film: La Terza Madre / Regia: Dario Argento / Sceneggiatura: Dario Argento, Jace Anderson, Walter fasano Shore, Adam Gierasch, Simona Simonetti / Fotografia: Frederic Fasano / Montaggio: Walter Fasano / Scenografia: Francesca Bocca, Valentina Ferroni / Musica: Claudio Simonetti / Interpreti: Asia Argento, Moran Atias, Valeria Cavalli, Cristian Solimeno, Udo Kier, Daria Nicolodi, Coralina Cattaldi Tassoni, Philippe Leroy / Produzione: Dario Argento e Claudio Argento per Opera Film / Distribuzione: Medusa / Paese: Italia, 2007 / Durata: 95 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film La Terza madre
Il sito di Dario Argento
Medusa

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