Signore e signori. Il film di Pietro Germi in dvd

pietro_germi-signori_signoreIl mondo culturale italiano ha il brutto vizio di far cadere nel dimenticatoio artisti e intellettuali che hanno dato molto a questo nostro paese senza però sapersi vendere sotto il profilo dell’immagine (cioè rimanendo appartati e concentrando la propria azione pubblico solo sul lavoro).

I nomi che si potrebbero fare in tal senso sono, purtroppo, innumerevoli. Tra questi senza dubbio uno dei più eclatanti è quello di Pietro Germi, regista genovese morto a Roma nel 1974, il quale, oltretutto, durante e dopo la sua carriera non è stato ben compreso neanche dalla critica.

Germi era un uomo del popolo, schietto, dai principi morali rigidi e limpidissimi. Cresciuto in un ambiente proletario, si era costruito un carattere duro ma umanissimo e sincero. Anche la sua posizione politica era chiara: era un esponente della sinistra ma era anche un socialdemocratico convinto, dunque un anticipatore della realtà politica che si è venuta a creare dopo la caduta del muro di Berlino e per questo emarginato politicamente dalla sinistra comunista.

Germi non amava esporsi, e non era un simpaticone. Era un artista serio e severo che si faceva forza della propria estrazione povera per elaborare un’idea di cinema rigorosa. Questo non vuol dire seriosa. Germi, infatti, amava l’ironia e il sarcasmo e l’evoluzione durante gli anni sessanta della sua poetica lo dimostra pienamente.
Dopo un primo periodo vicino (ma non perfettamente integrato) a istanze neorealiste (che potrebbe essere definito di impegno civile e sociale) con opere come Il Testimone (1945), In nome della legge (1949) e Il cammino della speranza (1950), Germi si concentrò sull’edificazione di una poetica personale nell’ambito della commedia all’italiana. Il suo stile negli anni sessanta è barocco, dilatato, eccessivo e genera capolavori come Divorzio all’italiana (1962) e Sedotta e abbandonata (1964), nonché Signore e signori (1965).


Quest’ultimo titolo è stato recentemente pubblicato in dvd e rappresenta ora, esattamente come quarant’anni fa, un autentico caso. A Treviso, città dove è ambientata la vicenda, il dvd è andato letteralmente a ruba ed ha riaperto una querelle che sembrava sepolta.

Il film di Germi, infatti, racconta le avventure grottesche e deliranti di un gruppo di altoborghesi della città che conducono una doppia vita. Da una parte la facciata, perbenista, borghese (appunto) e apparentemente bigotta e ultracattolica, dall’altra la facciata libertina, sessuofila, priva di ogni tipo di remora morale. Germi descrive personaggi gretti e ambienti di straordinaria bellezza attraverso uno stile molto vivace, ritmato (addirittura frenetico), ed elaborato (dal punto di vista dell’uso del linguaggio audiovisivo) e punta l’obiettivo sull’ipocrisia della borghesia ricca del nordest, tutta casa, chiesa e lavoro ma anche pronta alle avventure amorose e sessuali più spericolate.

Signore e signori è un lungometraggio che trascina lo spettatore ma che lo fa anche riflettere sul tema dell’ipocrisia, della falsità e della verità nonché sul rapporto tra sfera individuale e regole imposte da una società piena di pregiudizi.

Signore e signori, guardato con lo sguardo di oggi non può che essere considerato un capolavoro, esattamente come successe all’edizione del Festival di Cannes 1966, quando si aggiudicò la Palma d’oro – GranPremio della XX° edizione della manifestazione cinematografica francese.


La versione commercializzata recentemente prevede due dvd, di cui uno dedicato ad extra molto interessanti. Si tratta di quattro interviste: tre a personaggi che hanno lavorato con Germi l’attore Gastone Moschin, il produttore Robert Haggiag, lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni.


©CultFrame 09/2006

 

CREDITI

Film: Signore e signore / Regia: Pietro Germi / Sceneggiatura: Luciano Vincenzoni, Furio Scarpelli, Pietro Germi, Ennio Flaiano / Fotografia: Aiace Parolini / Montaggio: Sergio Montanari / Scenografia: Carlo Egidi / Musiche: Carlo Rustichelli / Interpreti: Gastone Moschin, Alberto Lionello, Gigi Ballista, Virna Lisi , Olga Villi / Produzione: Robert Haggiag, Pietro Germi / Anno: 1965 / Durata: 70 minuti / Etichetta: General Video Recordings / Dvd: 2 / Video: 1,33:1 – B/N / Dolby Digital 2.0 / Extra: Interviste (Germi, Haggiag, Moschin, Vincenzoni)

 

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Filmografia di Pietro Germi

 

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