A History of Violence ⋅ Un film di David Cronenberg

Nel panorama cinematografico mondiale, quella di David Cronenberg è una figura emblematica. Cineasta prediletto da “cinéphiles radicali” e giovani critici, e snobbato dalle accademie e dalla critica “ufficiale”, è stato sempre artefice di un cinema fuori da ogni regola e schematizzazione. Il suo universo poetico è destabilizzante e anticonvenzionale, dunque facilmente criticabile dallo spettatore/critico medio che intende essere rassicurato piuttosto che trasportato in una dimensione angosciante e visionaria.

Cronenberg invece è autore che percorre strade contenutistiche e stilistiche impervie e che pur frequentando generi apparentemente popolari e bassi, come l’horror e il thriller-splatter, in realtà si è sempre concentrato su riflessioni filosofiche ed esistenziali molto complesse. Prova inequivocabile di questo atteggiamento creativo è proprio la sua filmografia, contraddistinta da lavori spesso sottovalutati e non compresi, ma senza dubbio sconvolgenti. Basta fare qualche titolo per rendersi conto ciò: Brood-La covata malefica (1979), Scanners (1981) Videodrome (1983), Inseparabili (1988), Crash (1996), eXistenz (1999), Spider (2002).

Una carriera densa di capolavori, sempre incentrati su tematiche di enorme portata: il corpo e le sue mutazioni, la psicanalisi e le derive mentali degli individui, il dualismo fisicità-intelletto, la carne e la tecnologia, l’identità e il doppio. La caratteristica principale di Cronenberg è quella di aver utilizzato tali componenti concettuali con costanza e di aver affrontato questi argomenti anche mettendosi in gioco come autore, cioè compiendo delle imprevedibili svolte espressive quasi sempre riuscite, solo in qualche occasione fallite.

Ebbene, una di queste svolte riguarda proprio la sua ultima fatica registica: A History of Violence, lungometraggio già presentato con successo all’ultimo Festival di Cannes. È  sorprendete verificare come questo film sia stato accolto da parte degli addetti ai lavori. Viene infatti evidenziata, in generale, una tendenza da parte del regista canadese ad abbandonare la sua cifra stilistica a favore dei meccanismi espressivi più consoni agli stilemi del cinema americano commerciale. Niente di più sbagliato. E’ infatti avvenuto esattamente il contrario. E’ stato Cronenberg a piegare le regole del genere al suo mondo poetico e visuale. Ne è venuto fuori un lungometraggio di grande bellezza ed efficacia che oltre a toccare una tematica a lui cara, quella dell’identità e della mutazione psicologica degli esseri umani, ha fatto emergere il problema della violenza come fattore caratterizzante di tutta la società americana.

A History of violence è un film girato con assoluta maestria e riserva le sequenze più pregevoli nelle fasi iniziali del racconto. Successivamente prende piede un tono maggiormente enigmatico e contraddistinto da una caustica e inusuale vena di ironia, dalle connotazioni stranianti. Ottima l’interpretazione di Viggo Mortensen, perfetto nella sua enigmatica e misteriosa inespressività, elemento interpretativo in grado di metter a fuoco con chiarezza la tenebrosa ambiguità del personaggio principale.

© CultFrame 12/2005

TRAMA
Millbrook. Indiana. In questa pacifica e piccola cittadina della provincia americana vive Tom Stall. L’uomo gestisce una modesta tavola calda e passa giornate serene in compagnia della moglie e dei due figli. Un giorno qualsiasi entrano nel suo locale due feroci criminali che minacciano di morte lui e i suoi clienti. Tom da anonimo padre di famiglia si trasformerà improvvisamente in un implacabile giustiziere e ucciderà con delle mosse fulminee i due rapinatori. Per la cittadina nella quale vive diventerà un eroe e il suo volto comparirà sui giornali. Quando tutto sembra riprendere il corso normale, ecco che dal nulla iniziano a comparire degli strani individui che perseguitano Tom e la sua famiglia. Strani fantasmi sembrano aleggiare sulla testa dell’eroe, il quale probabilmente nasconde qualcosa del suo passato.

CREDITI
Titolo: A History of Violence / Regia: David Cronenberg / Sceneggiatura: Osh Olson / Montaggio: Ronald Sanders / Musiche: Howard Shore / Fotografia: Peter Suschitzky / Interpreti: Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt / Produzione: New Line Productions Inc., Bender-Spink Inc / Distribution: 01 Distribution / Origine: Usa / Anno: 2005 / Durata: 110 min.

SUL WEB
Filmografia di David Cronenberg
01 Distribution

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